La Playlist della musica di Enrico Caliendo

Lug 20, 17 La Playlist della musica di Enrico Caliendo

Enrico Caliendo mi ha mandato la sua playlist, ho la sensazione che fosse in una condizione un po’ precaria. Ci tengo a pubblicarla subito, perchè – anche se non ci vedavamo da quasi vent’anni – si tratta di un avvocato piuttosto originale, che credo che stia per fare scelte che normalmente non si fanno a 50 anni… Ma si sa, la Generazione X ha ancora qualcosa da dire… Grazie. (Cap)

 

Non ho mai avuto intenzione di chiudermi alle nuove tendenze musicali, per quanto da molti anni, dall’avvento dell’hip hop a quello dei talent, mi sia sentito nauseato da nuovi stili di musica che andavano imponendosi. Al tempo stesso a 50 anni farei torto alla mia vita stessa se non avessi un gusto formato, se non sapessi cosa e perché mi piace della musica nella musica. Perciò sia detto che mi piacciono i Beatles che non sono stati superati da nessuno, li ascolto, li leggo, essi sono le mie guide in ogni giorno.
Ogni vita è l’interpretazione dello stesso concetto (quello di vita, appunto) distinta proprio dalle nostre identità che sono tutte uniche. Come diceva Bukowsky:

“La tua vita è la tua vita, ricordatelo mentre la stai vivendo”.

La musica per me è stato tutto. Mi dispiace che abbia perduto un po’ della sua magia perché per me la magia consisteva proprio in questo: ci univa e ci manteneva al tempo stesso originali, pezzi unici, poiché ad ognuno lasciava la scelta di lasciare crescere il concetto che più colpiva il nostro immaginario.

 

Chi non voleva essere “another”. Chi non voleva essere “a brick”. Chi non voleva essere “in the wall”. Chi, infine, non voleva “the wall!”.

Il migliore connubio di innovazione e spirito hippie a 50 anni dalla Summer of Love. Testo però agghiacciante, difficilissimo, tutto slang.

Royal Blood. Un nuovo modo di fare band: in un mondo un po’ Otaku ecco come fare una band: mettere assieme 5 persone diventa impossibile ed allora siamo in due e suoniamo come in 4.

In un mondo che ha bisogno di eroi ,ma non ne trova Ryan Adams nel XXI secolo sarebbe dovuto essere Superman, o quantomeno Neil Young.2.

Nessun Nerd ha ancora capito che la bellezza non è minimalismo fine a se stesso, ma semplicemente che Less is More. Julian Cope invece si.

Questa canzone è un mix di Penny Lane e Phil K Dick. È bellissima ed è la storia di un robot che è obsoleto Mi commuove, mi emoziona.

Non posso dire nulla di meglio di quello che ha detto Stewart Home nel suo Assalto alla Cultura. C’è musica che è intuizione, ma c’è anche musica che invece è grandezza che si muove nel solco della grande composizione. Questa lo è!

La miglior cosa che ha fatto.

La cosa che ho fatto che è stata più ascoltata. Per me la musica comunque deve contenere un sorriso che non sia una risata ma un sorriso, che ci dia la forza di godere per un attimo della gioia più pura: quella di essere vivi!

Esiste una forma di arte dentro alla merda che sia oltre alla merda d’autore di Piero Manzoni? Bevetevi un Red Bull è una vodka, toglietevi i vestiti, oppure anche solo le scarpe, alzate il volume, bevete ancora…eccola.

Ecco cosa ascolto oltre ad altre mille cose. Evito John Coltrane che sinceramente potrebbe anche andare a andare via il culo perché se lo citassi sarei io che dovrei andare a dare via il culo: John Coltrane è meraviglioso. È citarlo che è da paraculi. Ho dimenticato Costello. Amo

Dimenticavo. Questa divinità ha anche il pregio di iniziare questa canzone dicendo che non capisce perché vivere dentro allo stress quando tutto quello che un persona che ama “is To see you undressed”!