Un così bel posto (di Fabrizio Rondolino)

Nov 02, 15 Un così bel posto (di Fabrizio Rondolino)

Fabrizio Rondolino

Giornalista e Scrittore

La nostra prima volta. In FGCI, nel 1986, in un sottotetto al sesto piano di Via delle Botteghe Oscure. Eravamo compagni di banco e ci siamo divertiti come dei pazzi… Quando ci vediamo ci divertiamo ancora un mondo, ma soprattutto perchè è bello guardare ad oggi o a domani: non a ieri.

Un così bel posto

Cataratas do Iguaçu, 1996

La foto. Scattai foto come se non ci fosse un domani. Era la mia prima volta in America Latina e se vai in quel posto non te lo scordi più per il resto dei tuoi giorni.

 

Cascate dell'Iguazù Brasile/Argentina/Paraguay, 1995

Cascate dell’Iguazù Brasile/Argentina/Paraguay, 1995

C’è da dire che la sabbia passa da una parte all’altra della clessidra per via della forza di gravità: è la forza di gravità che fa scorrere il tempo. È la materia, è il peso, è la terra che fa scorrere il tempo inesorabilmente verso il basso. Noi all’inizio siamo in alto, quando noi veniamo alla luce e finalmente siamo nati e il tempo comincia la sua discesa trionfale, noi siamo in alto, molto in alto – e poi inesorabilmente siamo trascinati giù verso il basso dalla forza di gravità, siamo trascinati in basso qualunque cosa facciamo, e quando tocchiamo terra il tempo finisce e noi moriamo, noi siamo già morti. Non per caso gli angeli e gli dèi sfuggono alla forza di gravità: dimorano in alto, molto in alto, nelle sfere celesti, perché la forza di gravità non può nulla su di loro, e così neppure il tempo ha alcun potere, ed è per questo che sono angeli e dèi e non uomini mortali, e il momento presente è il loro paradiso. Tempo e forza di gravità sono dunque una stessa cosa, lo dimostra la clessidra e lo dimostrano i nostri lineamenti mentre invecchiamo e lo dimostra Iguazù: su questo non ci può essere dubbio.
Sospesi fra il cielo della nostra nascita azzurrina e il fiume inferocito, fra la cima del monte e la terra che ci sta aspettando, dobbiamo insomma riuscire a vivere prima di schiantarci al suolo – e più saremo leggeri, più a lungo durerà la caduta.