Appunti fotografici di un viaggio in Indocina

Mar 09, 19 Appunti fotografici di un viaggio in Indocina

Eccomi qui a proporre, per chi avrà la pazienza di applicarsi, le cose che ho fermato con la mia macchina fotografica in 15 giorni di camminate e di trasferimenti da Singapore, Ho Chi Minh City (quella che si chiamava Saigon), alcuni importanti centri del delta del Mekong in Vietnam e in Cambogia, Phnom Penh, Kuala Lumpur e Malacca (o se si preferisce Melacca). Non aggiungo altro alle immagini. Per i miei amici più masochisti ci sono i video divisi per aree, con musiche ricercate e che hanno richiesto una ricerca assai raffinata… si fa pre dire. Ma già arrivare a concludere il video di 13 minuti sarà più che sufficiente… Grazie a chi lo farà.

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Ecco qua la sintesi con l’aiuto di Loredana Bertè, Francesco De Gregori, Riccardo Cocciante… perchè si può anche fare un viaggio da giovani, ma la generazione non si cambia…

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Di Singapore c’è poco da dire, se non che i grattacieli sono belli e che la ricchezza che si percepisce ovunque: è un po’ Montecarlo ma con meno puzza sotto il naso. A proposito di cose generazionali, mi ricordavo di un brano dei Nuovi Angeli del 1972: leggerezza concentrata… Ma ho scoperto che il testo è di Roberto Vecchioni. “… Vado a Singapore e vi lascio al vostro dolore…”

Il Vietnam mi è piaciuto molto, ma ho fatto molta fatica a fotografarlo… Il risultato non mi ha convinto. Per questo vorrei molto tornarci…

La Cambogia ha qualcosa di malato. La sua storia ne è la causa. La medicina non credo sia ancora stata scoperta. E’ apparentemente tutto tranquillo e sotto controllo, ma ci sono cose assolutamente folli, anche nello sviluppo urbanistico della capitale. Vedere Phnom Penh è un’esperienza da fare. Ho scelto Chopin perchè il brano era nella colonna sonora de L’Amante il film tratto dal romanzo di Marguerite Duras, diretto da Jean-Jacques Annaud nel 1992.

Il romanzo narra le vicende, autobiografiche, di Marguerite Duras nel periodo in cui, tra i quindici e i diciassette anni, visse con la madre e i fratelli nell’Indocina francese, per l’esattezza a Vĩnh Long, piccolo centro situato presso il fiume Mekong. Oggi Vinh Long non ha nulla di sensuale se non la bellezza, a volte strepitosa, delle ragazze del sud est asiatico.

Due giorni in Malesia non dico che siano sufficienti, ma bastano ad aggiungere il timbro sul passaporto e a mangiare cose meravigliose (ecco il cibo è uno degli aspetti più entusiasmanti di questa gita). Kuala Lumpur ha le Torri Petronas e tanti grattacieli, ma ha anche dei poveri per strada (cosa che a Singapore non esiste, come la possibilità di masticare gomma americana). Malacca è un posto gradevole, interessante, ma in generale per me la Malesia può bastare.