I Leningrad Cowboys romagnoli a Pietroburgo
Nov 16, 17
Il gruppo di whatsapp di preparazione del viaggio era titolato in omaggio ad un film di tanti anni fa: Leningrad Cowboys. La promessa – fatta durante la sfilata del 14 luglio 1989 a Parigi – era di essere in Russia in occasione dei 100 anni della rivoluzione. Il resto è in questo video fatto di immagini pubbliche e private, che affido al blog, in sostituzione della tradizionale serata di proiezione di diapositive che si faceva dopo il rientro dai viaggi: occasione per chi c’era di raccontare episodi divertenti, per chi non c’era di essere un po’ invidioso e farsi un’idea approssimativa di quello che si era fatto…
Leningrad… Vabbè, certo. Ci sono le foto. Alla fine serve sempre più tempo per sistemarle che per inquadrare, mettere a fuoco e scattare. Ma in occasione di questa presentazione ho cercato di trovare un po’ di musica popolare russa e la playlist che ho inserito è certamente sconclusionata e casuale, ma ci sono alcuni “pezzi ‘e core” e altre cose che ho scoperto grazie a Yana, che è stata la nostra preziosa guida nei 5 giorni di scoperta di Pietrogrado, Stalingrado, Leningrado, San Pietroburgo. Una città giovane e speciale, che mi dispiace non aver visitato prima.
I pezzi che ascolterete (se avrete la pazienza di stare collegat)i sono:
Leningrad Cowboys – Katjusha. Brano della colonna sonora del film di Aki Kaurismaki, Leningrad Cowboys go America, del 1989).
Alexander Vertinsky – Tango Magnolia. Un brano del 1929 di uno dei più importanti artisti russi, cantante, poeta, cabarettista (un Petrolini di Pietroburgo) che si esibiva anche al Cane Randagio, uno dei locali che abbiamo visitato e che è noto per le performance di tanti artisti dopo la rivoluzione a cominciare da Vladimir Vladimirovič Majakovskij.
Иосиф Кобзон – И вновь продолжается бой, che tradotto dovrebbe essere un pezzo di Joseph Kobzon (una specie di Peppino Di Capri russo) che canta una canzone comunista: “E ancora la lotta continua”.
Muslim Magomaev – Svadba (Муслим Магомаев – Свадьба). E’ un azero di Baku famoso per essere soprannominato il “Sinatra sovietico”.
Sergey Nikitin & Tatyana Nikitina – Aleksandra (dalla colonna sonora al film del 1979 “Mosca non crede alle lacrime” di Vladimir Mensov). E’ stata la cosa migliore che abbia visto sulla Russia nel ventennio 1968/1988, a parte di discorso di Berlinguer al Cremlino del 1977.
Oleg Gazmanov – Avanti, Russia! (Олег Газманов – Вперед, Россия!). Gazmanov è una specie di Bossi della canzone russa, anche se ginnasta e estremista nazionalista. Si evince anche dal testo della canzone, anche per chi non capisce una parola di russo…
Mark Bernes – Notte scura (Тёмная ночь – Марк Бернес). Io trovo bellissimo questo brano: struggente e triste che riassume bene la mia idea di anima russa. Bernes è di origini ebraiche, ma oltre che ad avere una voce suadente è stato attore di successo tanto da essere paragonato ai chansonniers francesi, in particolare a Yves Montand .
Coro dell’Armata Rossa – Kalinka. Sull’aereo militare Tu-154 precipitato nel mar Nero nel dicembre del 2016 c’erano anche 64 membri del famoso Complesso Accademico di Canto e Ballo dell’Esercito Russo “A.V. Alexandrov”, noto anche come il Coro dell’Armata Rossa. Kalinka la conoscono anche i muri e l’immaginario russo del secolo scorso (e anche di questo) è legato a quel ritornello contagioso.
Commenti recenti